Indirizzo : Via Nazionale, 3 Provincia : Messina Comune : Terme Vigliatore Tel. : 090 9740488 Orari ingresso : Tutti i giorni 9,00-19,00 escluso Domenica e festivi Biglietto singolo intero : 2,00 € Biglietto singolo ridotto: 1,00 € |
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Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina
La villa di Castroreale - S. Biagio, oggi comune di Terme Vigliatore, riportata alla luce negli anni cinquanta, è tra gli esempi più interessanti di villa di lusso suburbana.
Costruita alla fine del II o inizi del I sec.a.C. in un sito abitato già dall'età ellenistica (III-II sec.a.C.), subì almeno due restauri o risistemazioni nella prima età imperiale (metà del I sec.d.C; II sec.d.C.), come indicano le modifiche apportate soprattutto al settore termale. La presenza, tra i materiali rinvenuti di ceramiche tarde e gli ambienti costruiti con materiali di risulta, recentemente affiorati con gli scavi condotti nel settore est (in prossimità dell'attuale accesso all'area archeologica), portano ad ipotizzare una continuità di frequentazione del sito fino ad epoca tardoantica.
La parte residenziale, in luce per poco meno della metà, si sviluppa, come di consueto, ai lati di un grande peristilio di m.17 di lato, provvisto, su ciascun lato, di otto colonne realizzate in cotto, rivestite di stucco, che oggi appaiono collegate da bassi setti murari.
Al centro del lato meridionale si apriva l'ampio tablinum (sala di ricevimento), con un prospetto a due colonne e parete di fondo articolata con nicchia, probabilmente destinata a contenere una statua. Notevole è in questa sala di rappresentanza il pavimento in opus sectile (formelle esagonali in marmo) e mosaico, databile intorno al II sec.d.C.
Dal tablinum si poteva accedere direttamente a tre stanze private, pavimentate con mosaici in bianco e nero.
Nel settore ovest, tra il peristilio e le terme, sono stati riportati alla luce altri locali di soggiorno, alcuni dei quali mosaicati.
Nell'angolo sud-ovest, ad un livello un po’ più elevato del settore residenziale, si trovavano gli impianti termale, che come di consueto comprendevano spogliatoi (apodyteria) e vani per il bagno freddo (frigidarium) e caldo (tepidarium e calidarium). Questo settore , nel I sec.d.C. caratterizzato da un piccolo bagno, (vedi planimetria, nn.19,20,21,22), fu ampliato nel II sec.d.C., con una serie di nuovi ambienti più ampi e confortevoli, specialmente per le necessità del bagno caldo. Il nuovo calidarium ebbe infatti ben due vasche, una entro nicchia, l'altra rettangolatre (vedi planimetria n.26).
Tra gli ambienti realizzati nell'ultima fase, corrispondente all'età traianea-adrianea, si segnala il frigidarium con mosaico in banco e nero con scena di pesca, opera, probabilmente di un mosaicista italico.
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