TURISMO AGRICOLO E RELIGIOSO: PERCORSI CULTURALI COME LEVA DI SVILUPPO TERRITORIALE Acquista Online su IlGiardinodeiLibri.it

martedì 26 settembre 2017

ECOVILLAGGIO TERRE NOSTRE

Per una società sostenibile alla ricerca dell’isola che non c’è …


Il nostro ecovillaggio nasce dalla volontà di superare il disagio e la frammentazione sociale, mettendo al centro la persona e le sue capacità ed è improntato ad una decrescita consapevole, in armonia con Madre Natura. 

Ci stiamo unendo per creare una comunità intenzionale, autonoma e autogestita, in cui ognuno possa portare le proprie esperienze e competenze per arrivare all'obiettivo comune di un'esistenza basata sulla centralità del singolo, nella condivisione e nella collaborazione, che permetta una crescita individuale e collettiva. Riteniamo che il primo passo sia quello di mettere in atto accoglienza, accettazione, ascolto attivo e non-giudizio, perseguendo una visione olistica rispettosa del benessere dell’uomo e dell'ambiente che ci circonda. Vogliamo essere un esempio per creare una nuova cultura e un nuovo sistema sociale in cui le diversità siano apprezzate come valori imprescindibili, così che le specificità di ognuno diventino potenzialità al servizio di tutti.
Ciò che da soli sembra impossibile diventa fattibile quando non ci sente più entità distinte, ma un gruppo di persone che collabora ad un fine comune.


E’ la dichiarazione  di  non poterne più  della  civiltà  capitalistica
dell’ accumulazione  economica che  sottomette  tutto  a  tutti  alla produzione  e  al consumo  delle cose  e  di idee  per  trarne  profitti.

La nostra missione 
1.Realizzare una comunità intergenerazionale di coabitazione sostenibile, basata su un modello di convivenza attiva.
2.Costruire, applicando le più avanzate tecniche in materia di eco-sostenibilità.
3.Vivere momenti di convivialità e cultura ( cene, feste, gare, dibattiti, proiezioni cinematografica )
4.Fruire di servizi comuni, quali la cucina e la sala per le feste, il micro -nido,  il doposcuola
5.Promuovere e sostenere il co - housing organizzando incontri, suscitare interesse intorno al progetto ed eventualmente coinvolgere altre  persone, enti ed istituzioni.
6.Conseguire risparmi economici e vantaggi ambientali.
7.Contribuire al superamento dell’emarginazione, contemporanea del singolo.
8.Costituire un riferimento ripetibile sul territorio per analoghe esperienze, sviluppando conoscenze e competenze professionali spendibili nel tempo. 

Il cohousing  è un modello  di  vita  sociale  in  grado  di  favorire : 

L’aumento delle opportunità relazionali e la riduzione della solitudine e delle patologie ad essa conseguenti,
La crescita dei bambini che possono trovare assistenza e riferimenti in persone non limitate al proprio nucleo familiare
Il rapporto tra gli adulti che possono trovare occasione di confronto e stimolo con persone diverse da quelle del proprio nucleo familiare
La serenità degli anziani che possono avere un ruolo attivo finché lo stato di salute lo permetta
La riduzione dei consumi e dei costi per i singoli individui e per la società.
La possibilità di sperimentare nuove soluzioni costruttive, ispirate a concetti di architettura sostenibile.


giovedì 28 luglio 2016

Caltanissetta

Cittadina molto vivibile giovanile ospitale e molto economica ,vi consiglio di visitarla tutto l'anno, nella settimana santa dal mercoledì iniziano i festeggiamenti della Santa Pasqua, con la sfilata della maestranza dei lavoratori, in serata sfilano i gruppi sacri che segnano la via crucis, il Giovedì, in mattinata la gara bandistica, in serata in piazza si riuniscono tutti i gruppi sacri con annessa banda musicale, e alle 20 iniziano a sfilare per le vie della città per quasi tutta la notte.Il venerdì Santo nel pomeriggio si ripeterà nuovamente la sfilata della maestranza con il Cristo morto. Caltanissetta inoltre e vicinissima a molte attrazioni come la famosa Piazza Armerina,per vedere i mosaici e le famose ville , poi si ci può spostare a Agrigento, per vedere i templi di Agrigento la famosa scala turca e Selinunte.
Da visitare sopratutto la settimana Santa. Grandiosa festa tra sacro e profano. Da non perdere le miniere per l'estrazione del zolfo nelle vicinanze.

Poco sfruttata e valorizzata, nonostante tutto vi è una ampia piazza adibita a centro commerciale naturale.


Caltanissetta ha una Storia sua come tanti altri comuni della Sicilia. Caltanissetta per merito della Famiglia Moncada partecipò integralmente al rinascimento italiano. Da vedere Il Museo Archeologico custode dell'elmo di un Guerriero (greco?) affascinante.Custode di tanti reperti Di località diverse. Non dimentichiamo il Lago sfondato, nei pressi di Marianopoli, e la località Mimiani-Cardinale siti d'importanza comunitaria



martedì 26 luglio 2016

CASTROREALE (MESSINA)



Le origini di Castroreale, secondo un'antica leggenda, risalirebbero a parecchi secoli prima della nascita di Cristo, quando un re di nome Artenomo, venuto dal Medio Oriente, fondò su una delle colline vicine al sito attuale, una città che, in onore della figlia, chiamò Artemisia. Successivamente Castoreo, sposo di Artemisia, costruì un nuovo insediamento, Krastos, che nel tempo cambiò il suo nome prima in Crastina, poi in Cristina oCrizzina, e durò fino ai primi decenni del sec. XIV. L'insediamento ricoprì un ruolo importante durante le vicende che seguirono la rivolta dei Vespri Siciliani. Per premiare la fedeltaà dimostratagli durante la lotta contro gli Angioini Federico II d'Aragona, con un diploma del 1324, ordinò la costruzione del Castello. Da questa data ha inizio la storia vera e propria della cittadina, che assume prima la denominazione di Castro, poi di Castroreale e vede lentamente crescere la propria importanza assumendo un ruolo decisivo all'interno del sistema di fortificazioni cui erano affidati la difesa della Piana di Milazzo e i collegamenti con i centri fortificati della costa ionica. Rimasta sempre città demaniale e posta a capo di un vasto territorio, ottenne dai vari sovrani una serie di privilegi che le consentirono una discreta floridezza economica, alla quale certamente non fu estranea, fino alla fine del sec. XV, di una numerosa e attiva comunità ebraica, della cui sinagoga (o moschita), ampliata nel 1487, rimane oggi l'arco che si vede alle spalle del Monte di Pietà.

Oggi Castroreale, del cui territorio fanno parte le frazioni di Protonotaro, che conserva ancora il suo Castello Feudale, e Bafia, attivo insediamento agro-pastorale, è soprattutto centro di studi e meta turistica, ideale in tutte le stagioni per trascorrervi, lontano dal frastuono delle città, tranquilli e salutari soggiorni agrituristici e climatici. 
Tra i vicoli medievali del paese, si possono ammirare le antiche costruzioni, case e chiese, tra queste ultime la Chiesa di S. Agata, nota soprattutto perchè custodisce il SS.Crocifisso, portato in processione dal 1854 dopo il miracolo della liberazione della città dal colera. Da visitare: la Torre di Federico II unica struttura rimasta dell’antico castello; l' Arco della Sinagoga, l’unica testimonianza rimasta di una fiorente comunità ebraica, sviluppatasi nel 1400; il Museo Civico che custodisce opere realizzate tra il 1400 e il 1700, tra cui un sarcofago realizzato da Antonello Cagini; Porta Ranieri, ricostruita nel XIX secolo, sull’antica via di San Marco; il Museo Parrocchiale degli Arredi Sacri, adibito all’interno della Chiesa di S. Maria degli Angeli, mostra il patrimonio delle chiese di Castroreale.
Prodotti tipici: Inzuppati nel latte caldo, o anche nella granita di limone, vengono normalmente consumati i tipici "biscotti castriciani" o "biscotti d'a badessa", la cui ricetta, in passato gelosamente custodita dai panettieri, fornai e pasticcieri del paese, risale alle suore clarisse, che fino al 1866, abitarono il Monastero di S. Maria degli Angeli. Questi biscotti sono oggetto di una simpatica sagra annuale, che ha luogo nei mesi estivi.

Festa di S. Silvestro Patrono di Castroreale 31 dicembre

www.comune.castroreale.me.it


» Da visitare a Castroreale

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Piazza Peculio

giovedì 19 marzo 2015

FEDERCULTURE E FEDERTURISMO, ACCORDO PER LO SVILUPPO DEL TURISMO CULTURALE

Progetti condivisi, sinergie di filiera, avvicinamento dei visitatori al bacino culturale italiano ancora inesplorato: queste le azioni previste nel patto tra Federturismo Confindustria e Federculture


Un accordo che ha come scopo lo sviluppo del turismo culturale in Italia, quello sottoscritto tra Federculture e Federturismo. L'accordo segna l'avvio di azioni congiunte per favorire l'impresa turistico-culturale per lo sviluppo locale, la progettualità integrata a sostegno dei territori e il miglioramento del sistema offerta in una logica d'integrazione pubblico-privati.
Partendo dalla convinzione ormai consolidata a tutti i livelli dell'importanza economica e sociale del turismo, Federturismo Confindustria e Federculture hanno firmato un protocollo d'intesa per avviare un percorso di collaborazione comune volto ad avviare progetti di valorizzazione culturale e territoriale integrata. L'accordo, spiega la nota ufficiale, prevede la realizzazione di progetti condivisi in grado di dare valore al grande patrimonio culturale italiano, materiale e immateriale; lo sviluppo di sinergie di filiera per supportare la nascita di prodotti culturali e turistici nuovi e innovativi; il coordinamento delle reciproche azioni nei confronti del Governo al fine di rafforzare la sinergia tra la filiera turistica e quella culturale e l'avvicinamento di cittadini e turisti visitatori all'immenso bacino culturale ancora in gran parte inesplorato di cui il nostro Paese è ricchissimo.
"La firma di questo protocollo segna l'inizio di una collaborazione che contribuirà al rilancio culturale dei territori favorendo la crescita e l'attrattività delle destinazioni e su cui possiamo davvero costruire un nuovo modello di fruizione turistica consapevole" ha commentato il presidente di Federturismo Confindustria Renzo Iorio. "Nell'attuale fase dell'economia internazionale è indispensabile individuare nuovi percorsi di sviluppo verso una crescita stabile e sostenibile. In questa direzione l'Italia può contare sul grande vantaggio competitivo dato dalla propria storia culturale e dalla ricchezza del patrimonio e del paesaggio. Basti pensare che, nonostante la crisi, il turismo culturale nel nostro paese continua a crescere e rappresenta ormai circa il 36% dell'intero settore, percentuale che sale al 46% se si considerano le sole destinazioni di interesse turistico (Istat)" è la dichiarazione di Roberto Grossi, presidente di Federculture. Secondo Grossi, dunque, "l'attività congiunta di Federculture e Federturismo sarà certamente utile al rafforzamento delle politiche di promozione dei comparti della cultura e del turismo, contribuendo al ritorno della nostra economia su un cammino di progresso".

domenica 4 gennaio 2015

"TERRE NOSTRE"

 
 

"TERRE NOSTRE" è una Associazione democratica, culturale, apolitica di promozione turistico-sociale-culturale e di formazione per chiunque, basato sulla adesione volontaria di persone che intendono coltivare interessi comuni di carattere turistico -sociale-culturale nel campo dell’enogastronomia e dell'alimentazione in genere, inoltre sarà promossa l’intenzione a favorire lo sviluppo riguardante le aree disciplinari, come: a) Storico-umanistica e delle tradizioni popolari; b) Editoria, attraverso la pubblicazione di libri; c) Comunicazione, musica popolare folkloristica; d) Promozione ed organizzazione di master e corsi di formazione professionale; e) Promozione scambi inter-culturali tra varie etnie di popoli; f) Promozione attività turistico-culturale di ospitalità rurale ( B&B, ed altri); g) Promozione valorizzazione arti antiche (antichi mestieri); h) Promozione, valorizzazione e commercializzazione in ambito settore antico artigianato ed tipica enogastronomia, in relazione del patrimonio territoriale di appartenenza; i) Ad operare nel sociale per tutti i cittadini senza distinzione di razza, sesso, religione, credo politico o posizione sociale j) Alla tutela, promozione e valorizzazione delle antiche tradizioni popolari di interesse pubblico, artistico, storico, culturale, mediante la loro preservazione, il controllo, il recupero, l’inventario e la custodia; k) Alla gestione di impianti e/o attività di qualsiasi ordine e grado per le finalità associative; l) Organizzazione di manifestazioni per l’autofinanziamento dell’associazione.
In relazione ai nostri giorni, "TERRE NOSTRE" opera per la tutela del diritto al piacere, per la riscoperta dei sapori enogastronomici antichi e tradizionali di tutti i popoli, nonchè per tutelare e custodire quelle storiche tradizioni socio-culturali, di quei popoli antichi, sia Regionali, Nazionali che Internazionali. "TERRE NOSTRE" si propone di: a) far acquisire valore e dignità culturale alle tematiche legate alle tradizioni popolari, al turismo rurale/enogastronomico, all’ospitalità rurale (B&B) nonchè allo sviluppo delle attività produttive nel settore agroalimentare tipico, valorizzando le risorse umane e culturali del territorio di appartenenza all’Associazione Culturale Agrituristica “TERRE NOSTRE”; b) individuare i prodotti alimentari e le modalità di produzione legati ad un territorio, nell’ottica della salvaguardia delle tradizioni, promuovendone l'assunzione a ruolo di beni culturali; c) elevare la cultura alimentare dei cittadini e, in particolare, delle giovani generazioni, con l'obiettivo del raggiungimento della piena coscienza del diritto al piacere ed al gusto; d) sollecitare l’attenzione dell’opinione pubblica verso le tematiche ambientali ed in particolare verso la salvaguardia delle antiche tradizioni culinarie. Per il raggiungimento di queste finalità "TERRE NOSTRE" potrà: a) promuovere, organizzare, gestire, partecipare ad attività educative anche nel campo della scuola e dell’università attraverso progetti di ricerca, coordinamento, formazione ed aggiornamento, finalizzati ad una piena attuazione del diritto allo studio, all'educazione alla salute, all’educazione sensoriale del gusto ed allo sviluppo di una corretta cultura alimentare; b) promuovere la conoscenza e la fruizione dei prodotti del territorio anche attraverso l'organizzazione di iniziative di turismo enogastronomico; c) promuovere o sostenere iniziative solidaristiche volte ad alleviare situazioni di particolare disagio nel campo della fruizione alimentare, con l’obiettivo di preservare e valorizzare l’identità storico-culturale di un territorio specifico a cui si lega una particolare produzione; d) valorizzare l’opera di coloro che, anche al di fuori dell’associazione, hanno contribuito al conseguimento delle sue finalità, attraverso il conferimento di premi, l’erogazione di contributi, la diffusione e la pubblicizzazione dei risultati che hanno ottenuto, ed altri mezzi idonei. Per raggiungere gli scopi che si propone, " TERRE NOSTRE" può partecipare a livello regionale, nazionale o internazionale ad organismi pubblici o privati, promuovere circoli, affiliare produttori ed operatori del settore, gestire in prima persona iniziative anche economiche che ritenga utili al proprio fine sociale, può promuovere fondazioni, centri studi, iniziative editoriali e promozionali, intraprendere tutte quelle attività che non contrastino con la sua natura associativa.

 
 
MODULO DI PREADESIONE


giovedì 11 dicembre 2014

Cosa vedere a Gerace (RC)

Gerace: Informazioni utili su cosa visitare, attrattive, monumenti, chiese


TEMPLARI FEDERICIANI
CHIESA DI SAN FRANCESCO A GERACE (RC) - MOMENTO SOLENNE PER IL II° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEI TEMPLARI FEDERICIANI.




Castello Normanno - Gerace



Ai piedi della rupe si incontra il Borgo, nucleo di edifici che si estendono fuori delle mura cittadine.
In questo borgo vivono e lavorano ancora oggi , contadini ed artigiani della terracotta. Questi artigiani lavorano in grotte scavate nel tufo continuando una tradizione artigiana molto fiorente nei secoli XVI e XVII.
Proprio al centro di questo Borgo c’è la chiesa di S. Maria del Mastro dell’XI secolo con tipica architettura bizantina ma con una facciata seicentesca.
Poco più in alto c’è il Borghetto, dove possiamo ammirare, a mo di schiera, molte case medievali a volte sorrette da archi di pietra.
Passando, poi, per delle viuzze strette e suggestive si arriva alla Città Alta, la cosiddetta parte nobile della città, situata proprio sulla cima pianeggiante della rupe. Proprio in questa zona possiamo ammirare laPiazza del Tocco dove si facevano delle adunanze pubbliche; proprio su questa piazza si affacciano i palazzi più importanti della nobiltà di Gerace.
Su una terrazza a belvedere possiamo ammirare i resti di una chiesa detta della Nunziatellasemplice architettura Bizantina del IX secolo.
Sempre nella zona possiamo ammirare l’oratorio dell’Addolorata in stile barocco.
Si sale poi per la piazza della Tribuna dove si possono ammirare le absidi della Cattedrale.
La Cattedrale dedicata all’Assunta è sta consacrata la prima volta nel 1045 e poi nel 1222 probabilmente alla presenza di Federico II di Svevia. E’ in assoluto la più grande chiesa della Calabria e una delle più importanti.
Conserva le linee pure delle cattedrali normanne anche con impianto bizantino, si possono innanzi tutto vedere nel transetto sporgente e nella disposizione delle absidi semicircolari.
L’interno della Chiesa si presenta come un ambiente basilicale. Colonne con fusti e capitelli antichi provengono indubbiamente dai resti di Locri.
Nel transetto destro sulla parete è murato il sarcofago di Giovanni e Battista Caracciolo, conti di Gerace (1574-91). In fondo alla navata destra possiamo ammirare la cappella del 1431 del SS. Sacramento.
Del ‘500 è invece il grande tabernacolo a forma di tempio. L’altare maggiore è invece opera di maestranze siciliane in marmi policromi. Merita anche un' attenzione particolare il rilievo raffigurante l’Incredulità di S. Tommaso risalente al 1547.
Dal transetto nella parte sinistra si scende alla cripta, nucleo più antico della cattedrale, dell’VIII secolo con pianta a croce greca e sostenuta da 26 colonne provenienti da ville romane e templi greci.
Nucleo della chiesa inferiore è la cappella della Madonna dell’Itria, piccolo ambiente del 1261. La cappella è decorata con marmi policromi del 1613. Si notino poi i pavimenti con maioliche di Geracedel XVIII secolo e la cancellata in ferro battuto del 1699 realizzata senza nessuna saldatura da artigiani serresi.
La cappella di S. Giuseppe, poi, accoglie il primo nucleo del Museo Diocesano, dove vengono custodite le maggiori opere sacre della Cattedrale e di altre chiese di Gerace.
Il pezzo più antico è la piccola Croce Reliquiario proveniente da Gerusalemme e probabilmente del XII secolo. Oltre alla croce possiamo ammirare anche un Pastorale del settecento di argentieri meridionali, anche una statua dell’Assunta in argento realizzata a Napoli e risalente al XVIII secolo.
Prezioso è anche l’ottocentesco Ostensorio in argento dorato e pietre dure. S. Francesco d ’Assisi poco distante dalla Cattedrale incontriamo una piazza dove si trovano tre chiese tra cui la più importante e significativa è quella di S. Francesco D’Assisi; un tempo era parte di un convento francescano, danneggiato dal terremoto del 1783 fu adibito in seguito a carcere.
La chiesa risale al 1252 di linee neogotiche con un portale con decorazioni arabo-normanne. All’interno c’èun maestoso altare barocco (1644); alle spalle c’è il sarcofago di Nicola Ruffo (1372).
Nella stessa piazza quindi, oltre all’ottocentesca chiesa del Sacro Cuore, con un meraviglioso pavimento in maiolica, c’è la Chiesa di S. Giovannello, un piccolo edificio che risale al X-XI secolo.
Al suo interno c’è un pozzo che anticamente serviva, sicuramente, come fonte battesimale.
Del Castello si possono ammirare solo i pochi resti che consistono in un torrione cilindrico, tratti di mura e qualche rudere sparso. Un tempo era collegato con la città da un ponte levatoio. Era un rifugio per la popolazione in caso di pericolo nella città. Fu costruito nel periodo normanno (1057-1060) ma poi rifatto nei secoli XIII-XIV e poi rimaneggiato ancora nel ‘500.
Dalla rupe si può vedere il mare oltre ad un vastissimo panorama. Distanti solo qualche chilometro ci sono le Terme di Antonimina con acque salso-iodiche, conosciute già dai greci, grazie alle loro qualità curative
 

 
                          Duomo - Gerace
 

giovedì 27 novembre 2014

TEMPLARI FEDERICIANI - IL TESTAMENTO VOL. 1

TEMPLARI FEDERICIANI
" IL TESTAMENTO VOL. 1 "
CIO' CHE ABBIAMO FATTO IN SILENZIO . INIZIAMO A SCRIVERLO. 
VI ASPETTIAMO IL 7 DICEMBRE A GERACE (RC) .
NOI SIAMO STORIA !
IL 7 DICEMBRE A GERACE (RC) E A MACCIO' ALAGOAS IN BRASILE FESTEGGEREMO IL II° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DELLA CONFRATERNITA CRISTIANA TEMPLARE FEDERICIANA E IL I° ANNO DELLA FONDAZIONE DELLA CONGREGAZIONE FEDERICIANA E DELLE LEGIONI.